A piedi nel Centro storico
Indirizzo: Piazza Duomo, Catania

In giro per Catania.
Il centro storico di Catania si presta per sua natura ad un bel giro, sia diurno che notturno, per le belle strade lastricate di pietra lavica, in una area non troppo estesa, ricca di monumenti ed attrazioni turistiche. Come riferimento molto facile da trovare consigliamo di partire da piazza del Duomo (A), con al centro il simbolo della città,l’elefante che i catanesi chiamano “liotru”, che fa bella mostra di sé proprio di fronte alla Cattedrale, realizzata sulle rovine delle Terme Achilliane di epoca romana, più volte distrutta e riedificata dopo i terremoti e le eruzioni vulcaniche che si sono susseguite nel tempo.
Da qui lungo Via Vittorio Emanuele, passando alla bellissima Chiesa della Badia di S.Agata del Vaccarini (B) e davanti la sede dell’Arcivescovado, fino all’imbocco di Via Landolina che vi porterà alla Piazza Teatro Massimo (C). Il Teatro, opera degli architetti Scala e Sada e dedicato ovviamente al massimo esponente della musica lirica catanese Vincenzo Bellini, fu inaugurato nel 1890 con una “Norma” del Bellini.
Si prosegue verso la via Antonino di Sangiuliano, in direzione di Via Etnea; si possono ammirare il Teatro Sangiorgi (D) e Palazzo Manganelli, nella piazza omonima.
Si attraversa l’incrocio con Via Etnea, detto “Quattro Canti” (E) e si sale fino all’incrocio di Via Crociferi. Questa salita diventa palcoscenico di uno dei momenti più vibranti dei festeggiamenti di Sant’Agata quando il fercolo preceduto dalle “Candelore” (cerei votivi) percorre a gran velocità questo tratto della salita.
Eccovi all’incrocio con Via Crociferi, alla vostra a destra in fondo alla via è ubicata Villa Cerami, che è sede della Facoltà di Giurisprudenza.
Via Crociferi, realizzata nel XVIII secolo, è una delle strade più belle del barocco siciliano, e nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese.
La Chiesa di San Giuliano (F), considerata uno degli esempi più belli del barocco catanese, è attribuita all’architetto Giovambattista Vaccarini, con un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti.
A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti (G), vecchia sede dell’Istituto d’Arte, con all’interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate.
Proseguendo si incontra la Chiesa di San Francesco Borgia (H) alla quale si accede tramite due scaloni. Le due chiese sono separate da una piccola via che conduce al Palazzo Asmundo Francica-Nava, su Piazza Asmundo.
Poi la Chiesa di San Benedetto (I), collegata al convento delle suore benedettine dall’arco omonimo che collega la Badia grande alla Badia piccola. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto.
Passato l’Arco eccovi a destra la Via Teatro Greco che vi sbalordirà di sicuro: noterete subito alla vostra sinistra i resti di un grandioso Teatro Romano (J) costruito su vestigia greche, conservato abbastanza bene, sede di spettacoli artistici, attualmente è quasi interamente visitabile ad eccezione delle parti ancora in restauro e degli approfondimenti in corso sulle vestigia greche che si stanno esplorando.
Si prosegue per Via Teatro Greco e si arriva a Piazza Dante per ammirare il Convento dei Benedettini, eccezionale costruzione, perfettamente conservata, sede di alcune Facoltà Universitarie. Consigliata una visita al suo interno.
Si rientra Su Via Vittorio Emanuele e si imbocca la Via S.Anna. Qui si trova la residenza catanese di Giovanni Verga, il più noto scrittore catanese. Ci ha finito il tempo può proseguire in un paio di muniti fino a Piazza Duomo.
Suggeriamo però una piccola deviazione che vi consentirà di ammirare il Castello Ursino. Voluto da Federico II di Svevia sorse, fra il 1239 ed il 1250, all'interno di un più complesso sistema difensivo costiero della Sicilia orientale (sono riconducibili allo stesso progetto il castello Maniace di Siracusa e quello di Augusta) e come simbolo dell'autorità e del potere imperiale svevo in una città spesso ostile e ribelle a Federico. Il progetto e la direzione dei lavori furono affidati all'architetto militare Riccardo da Lentini che lo realizzò su quello che allora era un imprendibile promontorio di roccia sul mare, collegata con un istmo alla città ed alle mura cittadine.
Si rientra su Via Garibaldi e, attraversando Piazza Mazzini, si rientra su Piazza Duomo, trovando a destra la Fontana dell'Amenano (N), fiume sotterraneo di Catania, proprio di fronte alla Cattedrale.
All’interno del percorso effettuato, in quasi tutte le strade incrociate negozi e ristoranti per mangiare e bere siciliano, per un ricordo concreto dei sapori e delle tradizioni catanesi.