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Il basso versante dell'Etna

 L’itinerario proposto si snoda sul versante sud-orientale ed occidentale dell’Etna. Percorso entusiasmante che consente di ammirare alcune incomparabili bellezze naturali del nostro vulcano, come la Rupe di Accastello, il “neck” di Motta S.A.. le Salinelle di San Biagio a Paternò, la Sorgente Irveri e la Grotta Intraleo. Possibilità di trasformare in compito in classe la giornata di escursione sul nostro Vulcano grazie ad un questionario che verrà consegnato all’Insegnante di Scienze.
 
Le lave a corda
Prima tappa il lungomare di Catania, dove è possibile ammirare esemplari di lave a corda riferibili alla colata del 1381. Queste lave presentano una crosta increspata a causa del movimento della lava liquida sottostante; le pieghe sono costituite da curve convesse nella direzione del movimento della corrente lavica.
 
La Rupe di Aci Castello
Isolata dalla terraferma fino al 1169, è costituita da prodotti vulcanici submarino, prime manifestazioni risalenti a 600.000 anni fa. Si osserveranno le lave “a pillow” (cuscino), che si formano per l’improvvviso raffreddamento della colata a contatto conl’acqua. Numerosi esempi di zeolite, dal greco “pietra che ribolle”.
 
Il “Neck” di Motta S. Anastasia
Lo stesso termine Motta significa picco, per la natura affiorante della parte sommatale del paese. Il neck è una massa magmatica consolidata all’interno di un condotto vulcanico; quello di Motta risulta particolarmente interessante dal punto di vista geologico. Interessanti esempi di lave colonnari, formatesi dal repentino raffreddamento della lava.
 
Le Salinelle di San Biagio a Paternò
Vicinissime al centro abitato di Paternò, rappresentano una spettacolare testimonianza di attività post-magmatica. Paesaggio lunare di circa tre ettari con numerosi orifizi attivi accanto ad altri estinti, dai quali vengono emessii acqua salata, fango, idrocarburi, diversi tipi di gas. Curioso il ribollire di fango argilloso in corrispondenza delle bocche di emissione. L’uomo fatto uso del fango per l’edilizia e dell’anidride carbonica, commercializzata.
 
La Sorgente Irveri
Nei pressi di Ponte Maccarrone, spicca questa sorgente,maggiore di altre vicine. Tipica sorgiva vulcanica, con venute d’acqua in corrispondenza del contatto tra le argille che fungono da substrato impermeabile e le lave etnee.
 
Il Ponte dei Saraceni
Dal paese di Adrano si giunge nei pressi del fiume Simeto ed in particolare del Ponte dei Saraceni, da dove è possibile vedere le strette e profonde gole incise nella lava. Queste lave rappresentano episodi eruttivi molto antichi, riferibili ad un’età compresa tra centomila e duecentomila anni. L’azione modellatrice continua delle acque di ruscellamento del fiume Simeto ha generato lo spettacolare scenario delle gole.
 
Grotta Intraleo
Tra il paese di Adrano e Monte Intraleo si trova questa grotta con gallerie di scorrimento di diverse dimensioni sovrapposte a diversi livelli. Tipica grotta di scorrimento lavico, formatasi in seguito al raffreddamento lavico e grazie alla forza di gravità che trascina a valle l’ultima lava fluida. Formatasi nel 1595, il suo interno è caratterizzato da numerose stalattiti e “rotoli” di lava.
 
Si raccomanda di equipaggiarsi con scarponcini, giubbotto impermeabile, guanti, berretto e riserva d’acqua. Vivamente consigliate macchina fotografica e videocamera.