Una piacevole giornata alla scoperta dell’incomparabile bellezza delle grotte di scorrimento lavico, veri e propri tunnel naturali che la colata lascia alla fine dell’eruzione. Di diversa composizione chimica, lunghezza ed accessibilità, rappresentano un’esperienza unica, diversa da qualsiasi altra che il nostro vulcano ci offre. Possibilità di trasformare in compito in classe la giornata di escursione grazie ad un questionario che verrà consegnato all’Insegnante di Scienze.

 

Lungo la strada che da Adrano conduce a Monte Intraleo (quota 1.560) si trova l’ingresso della Grotta Intraleo, che consta di un insieme di gallerie di scorrimento di varie dimensioni sovrapposte a diversi livelli. Si tratta di una tipica grotta di scorrimento lavico formatasi in seguito al raffreddamento della porzione superficiale e conseguente consolidamento. La volta lavica funge da coibente e fa sì che la massa fusa sottostante disperda poco calore, mantenendosi così abbastanza fluida. Terminata l’alimentazione a monte (attività eruttiva), la colata ingrottata continua a defluire sotto l’azione dellaforza di gravità, lasciando così vuota una parte del tunnel originatosi precedentemente. La grotta si è originata in seguito all’eruzione del 1595 il cui interno è caratterizzato da numerose stalattiti di rifusione e da rotoli disposti lungo le pareti.

 

Lungo la strada che dal Rifugio Sapienza porta a Zafferana Etnea si trovano un insieme di cavità, comunicanti tra loro, in parte di origine antropica. Tale azione antropica veniva espletata per favorire l’introduzione delle nave all’interno delle grotte, che poi veniva compattata e “conservata” per l’estate: da notizie storiche l’attività delle “neviere” si protrasse fino alla fine degli anni trenta.

 

Lungo la strada ch dal Rifugio Sapienza porta a Zafferana si trova un ampio ingresso dal quale si accede alla Grotta dei Tre Livelli, scoperta durante i lavori per la costruzione della strada (1964), si sviluppa su tre diversi livelli collegati tramite piccoli salti. Nel complesso è la grotta più lunga dell’Etna estendendosi per oltre 1.000 metri.

 

Nei pressi di Piano del Vescovo accanto alla strada che da Zafferana conduce al Rifugio Sapienza, è possibile osservare l’ingresso della Gotta Cassone, che si sviluppa per una lunghezza complessiva di circa 270 metri. Sulla volta, la cui altezza varia da poco più di un metro a circa 6 metri, sono presenti tantissimi “denti di cane” e delle fessure dalle quali fuoriescono le radici delle piante che sono presenti in superficie.

 

Si raccomanda di equipaggiarsi con scarponcini, giubbotto impermeabile, guanti, berretto e riserva d’acqua. Vivamente consigliate macchina fotografica e videocamera.